Infinite forme bellissime. La nuova scienza dell'Evo-Devo by Sean B. Carroll

Infinite forme bellissime. La nuova scienza dell'Evo-Devo by Sean B. Carroll

autore:Sean B. Carroll [Carroll, Sean B.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Science, General, Life Sciences, Evolution
ISBN: 9788875780371
Google: _Du8AAAACAAJ
editore: Codice
pubblicato: 2006-10-14T22:00:00+00:00


7.2 La grande varietà di appendici in un singolo artropode, il gambero. Più di 14 diversi tipi di appendici sono presenti in questo animale, fra cui due serie di antenne, 4 paia di zampe, 3 paia di maxillipedi e diverse paia di pleiopodi (appendici addominali natatorie). Tutte queste appendici sono derivate da un modello primitivo comune (disegno di Leanne Olds, in base a disegni presenti nel libro di R.E. Snodgrass, Arthropod Anatomy, Comstock Publishing, Ithaca 1952).

L’intera storia dell’evoluzione dell’arto degli artropodi si basa sull’origine e la modificazione di un arto primitivo biramoso (biforcuto). Gli elementi principali di questo modello di arto, che si possono osservare nei trilobiti e nei crostacei, sono mostrati schematicamente in sezione trasversale nella Fig. 7.3. I due rami principali della biforcazione dell’arto formano la base comune. La diramazione interna dà origine alla zampa articolata locomotoria, mentre la diramazione più esterna svolge molti ruoli diversi. Si sono evoluti tutti i tipi di diramazioni e di estensioni con funzioni specializzate che si proiettano dalla diramazione interna o da quella più esterna. Per esempio, dall’interno si proiettano strutture specializzate per la manipolazione del cibo, mentre dal ramo esterno si dipartono branchie per mezzo delle quali gli artropodi acquatici scambiano ossigeno e anidride carbonica.

È probabile che gli arti degli artropodi che conoscete meglio siano quelli degli insetti, articolati e senza biforcazioni. Si tratta del modello più semplice del vasto repertorio di appendici degli artropodi, al punto che molti biologi sono stati per molto tempo tratti in inganno credendo che le zampe semplici di insetti, centopiedi, millepiedi e onicofori collegassero tutti questi animali in un singolo gruppo separato da crostacei, trilobiti, scorpioni e xifosuri, che hanno più avanzate appendici biforcute. Questa era la visione tradizionale quando Gould scrisse La vita meravigliosa.



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